Lo sport è fatto di sudore, allenamento, regole.
Regole per tenersi in forma.
Regole per giocare.
Capita nello stesso momento che se sei il numero 1 al mondo puoi giocare al tuo sport preferito in un paese che ha avuto a Melbourne il più lungo lockdown della storia con quasi 300 (trecento) giorni.
Ecchisenefrega dei morti, del personale sanitario che sono due anni che non stacca la spina.
Sei il migliore…eppure.
Stasera il ministro degli interni australiana ha chiarito che il campione bloccato in aeroporto per entrare in Australia dovrà esibire certificazioni incontrovertibili altrimenti non entra.
Cambio scena.
Campionato di Serie A.
Non si sa se e quante partite verranno giocate. Alcune, almeno 4 pare che non si giochino perché le ASL di riferimento della città che ospita le partite non ha dato il via libera.
Altre, tra queste Juventus-Napoli, si giocheranno nonostante, e lo dico da juventino, la squadra avversaria ha la panchina così corta che se si fa male uno finiscono in 8 la partita.
Pare che la regola sia nata dopo Juventus-Napoli e le pesanti polemiche dell’anno scorso: sono le ASL a decidere chi gioca e chi no.
Una pallina da tennis, un pallone da calcio.
In mezzo tanta sofferenza.
Che sport è questo?
Ultima scena: Consiglio dei Ministri di oggi. Diverse posizioni, legittime, una decisione di compromesso che prevede obbligo vaccinale per gli over 50.
La politica è compromesso, anche.
Ma anche qui si tratta di palle, palline e palloni.
E anche qui l’unica che ha mostrato di averle è una donna.
Il ministro degli interni australiano: Karen Andrews