L’anno nuovo inizia come era finito il vecchio.
Cronache di omicidi di minori da parte di padri e di madri, aumento esponenziale dei contagi causa variante Omicron, avvio delle trattative per il dopo Mattarella al Quirinale.
Ma negli ultimi due giorni sono balzate alla cronaca alcuni fatti gravi per il loro impatto generale e anche per una riflessione che, a mio giudizio, la classe medica non ha ancora avviato compiutamente.
Mi riferisco alle vicende di due medici, uno in provincia di Pistoia e uno in provincia di Ascoli, che, come riportano le cronache giornalistiche avrebbero eluso le vaccinazioni verso propri assistiti procurando quindi dei certificati falsi.
Le due vicende, unitamente alla gazzarra accaduta nel mese di dicembre durante l’Assemblea dell’Ordine dei medici di Roma, lasciano una amarezza infinita verso questi medici perché, prima che un problema di codice penale, si entra in un ambito ancora più delicato e altrettanto serio: quello del codice etico.
E qui si sta assistendo ad una pericolosa operazione di rimozione, minimizzazione, riduzione del problema magari iniziando a trincerarsi dietro la “privacy” o altri istituti sicuramente importanti.
Ma andando dritti al punto senza tanti bizantinismi si dovrebbe operare per la immediata sospensione da qualsiasi attività per questi professionisti, se riconosciuti colpevoli, per arrivare anche alla radiazione dall’albo e alla interdizione da qualsiasi attività medica.
Qui non si tratta di garanzie.
Anzi la garanzia la dovrebbero avere i cittadini di avere un professionista sanitario che rispetta le norme invece di disapplicarle se non peggio.
E qui la riflessione che si apre per gli amici medici è molto più seria di un fenomeno da cronaca sanitaria.
Quale è il ruolo oggi dell’Ordine dei medici?
Quale futuro ha un istituto che dovrebbe tutelare i cittadini, in primis, ma che appare lento, farraginoso e non adeguato alle sfide dell’attualità (anche al di là del Covid)?
Cosa sta succedendo tra i camici bianchi?
L’antico detto “una mela al giorno, leva il medico di torno” potrebbe essere drammaticamente vera nel prossimo futuro se chi deve non fa.
E non cercherei di individuare le responsabilità sempre da un’altra parte.
Questa è una partita tutta, interamente e decisamente della “classe medica”.
Mi auguro che si sappia operare con decisione perché, restando in tema di proverbi, “il medico pietoso fa la piaga puzzolente.”